"Quando la sofferenza arriva a bussare alla nostra porta, è la parte più profonda di noi che chiede di essere ascoltata”
“Il cuore ha ragioni che la ragione non conosce”
"Tutti abbiamo la capacità di cambiare, di cambiare anche in modo sostanziale, finché viviamo.” Karen Horney
"Non devi cambiare vita, ma semplicemente imparare a stare bene con te stesso”
Gli attacchi di panico sono episodi d’improvvisa ed intensa paura o di una rapida escalation dell’ansia normalmente presente. Nonostante un attacco di panico duri, in genere pochissimo, viene sempre vissuto come un’esperienza devastante. La tensione raggiunge livelli parossistici, un incontrollabile senso di catastrofe imminente colpisce improvvisamente in un momento di apparente benessere. Per dare l’idea, ammesso sia possibile darla, è come la sensazione di essere su un aereo che precipita o come lanciarsi con il paracadute che non si apre, con improvviso senso di terrore, sensazione di morte imminente, pelle durata, il cuore che batte all’impazzata, forte dolori al petto che impediscono di respirare, senso di irrealtà e di catastrofe imminente. L’attacco di panico può far pensare a un attacco di cuore, per cui spesso viene scambiato per un infarto e la diagnosi avviene di solito al pronto soccorso, dove la persona viene portata d’urgenza, e dove giunge che già sta meglio quando tutto è passato.
Sintomi psicologici: ansia acuta-paura di morire, di impazzire, di fare qualcosa di terribile-tensione emotiva intollerabile che impedisce di pensare-perdita del senso della realtà e di contatto con il mondo-perdita del contatto con se stessi e della sensazione di esistere
Sintomi fisici: palpitazioni o tachicardia-senso di vertigine e svenimento-sudorazione eccessiva e improvvisa-dispnea( sensazione di soffocamento che provoca un respiro breve)-parestesie ( sensazioni di torpore e formicolio agli arti)-tremori-nausea e disturbi gastrici-improvvise vampate di calore e di freddo.
La caratteristica fondamentale dell’attacco di panico è che si manifesta all’improvviso, senza segnali premonitori evidenti. Questo può far si che da un singolo episodio si possa innescare un meccanismo che provoca l’insorgere del disturbo proprio con una spirale di sensazioni e comportamenti che ne aggravano l situazione. Non potendo prevedere quando si ripresenterà l’attacco si sviluppa una crescente ansia anticipatoria, con il pensiero fisso a quando e dove potrà ripresentarsi.
L’esperienza porta alla paura che si manifesti nuovamente l’evento della crisi di panico, al punto che ancor più invalidante del ripetersi effettivo dell’attacco diviene l’attesa timorosa e la consapevolezza che l’attacco si possa verificare un’altra volta. Vengono quindi messe in atto strategie di evitamento di luoghi e situazioni in cui l’attacco si è verificato. A volte vi è la richiesta invece di essere sempre accompagati.
È utile sapere che, anche se l’intensità dell’esperienza è ai massimi livelli, non c’è assolutamente rischio di morire. Anche se il disturbo scatena una serie divariazioni fisiche e biologiche, a scatenarlo è una conflittualità inconscia che va indagata.
Il Disturbo di Attacco di Panico (DAP) si deve curare abbinando un intervento farmacologico che riduce gli attacchi e un intervento Psicoterapico che vada a indagare le cause e il significato esistenziale del sintomi. La cura abbinata necessita di tempo e pazienza, ma si rivela efficace nella maggior parte dei casi.
LE FOBIE:
La fobia è una paura marcata e persistente, eccessiva rispetto alla situazione o irragionevole; è provocata dalla presenza o dall’attesa di un oggetto o di una situazione specifica.
Classicamente si distinguono quattro categorie di oggetti o situazioni che possono divenire oggetto di fobie:
-gli animali (insetti, cani, gatti)
-gli ambienti naturali ( altezze, acqua, temporali)
-tutto ciò che ha a che fare con sangue e ferite
-situazioni particolari ( luoghi chiusi, folla, aereo)
La fobia sociale (paura marcata e persistente di una o più situazioni sociali o prestazionali nelle quali si è esposti a persone non familiari o al possibile giudizio degli altri).
La fobia non è per niente razionale e nessun argomento logico può disinnescarla. Il meccanismo che viene messo in atto è l’evitamento: si evita di avere a che fare con l’oggetto della paura.
A volte alcune fobie semplici possono arrivare a un’intensità tale da influire in modo significativo sulla qualità della vita, portando a evitare in modo persistente luoghi o contesti, in cui potrebbe presentarsi lo stimolo fobico innescando una pericolosa spirale d’ ansia. In tali casi è bene chiedere aiuto e curarsi.